Come si fa a diventare istruttore di Pilates? Quali sono i corsi di formazione più seri? Quanto guadagna un insegnante? Se ti stai ponendo queste domande sei capitata/o nel posto giusto.

Oramai 10 anni fa, dopo un anno che frequentavo un corso di Pilates, mi è venuta un’idea: diventando insegnante avrei potuto continuare a mantenermi in forma, assicurarmi una costanza nella pratica della disciplina e approfondirla. Non ultimo essendo un appassionata di sport avrei potuto finalmente essere pagata e non pagare io, per fare ciò che mi piace.

Ti è venuta la stessa idea? In questo articolo ti racconterò la mia esperienza e ti darò un po’ di consigli. Se leggerlo ti sarà utile o ti darà qualche spunto interessante, puoi farmelo sapere nei commenti qui sotto. Idem se hai qualche domanda.

 

Chi puo insegnare Pilates?

 

Potenzialmente tutti possono insegnare Pilates, in quanto l’attuale legislazione italiana non richiede particolari requisiti per l’insegnamento di questa disciplina. La differenza tra chi si è improvvisato insegnante e chi ha studiato approfonditamente questa tecnica salta comunque immediatamente all’occhio, anche dei più inesperti. Chiunque sostenga il contrario ti sta dando un informazione mendace (solitamente per venderti un suo corso).

 

Quali competenze sono necessarie per essere un bravo istruttore di Pilates? Quali libri leggere? Quali video guardare?

 

Abbiamo anticipato che per essere abilitati a insegnare non servono particolari requisiti, ma per essere dei bravi istruttori vi è un ben preciso iter da seguire.

Per iniziare ti consiglio, se non sei ancora iscritta/o a un corso come allievo/a, di fare una lezione di prova nei centri Pilates presenti nella tua zona. Avrai modo così di vedere i diversi stili in cui si suddivide questa disciplina e la varietà dei modi di insegnarla. Potrai così farti un idea dei vari metodi (anche a fronte della scelta di una tua futura formazione) e sondare inoltre l’offerta di coloro che successivamente potrebbero diventare i tuoi “competitor”.

In secondo luogo ti consiglio di leggere dei manuali. Ti scrivo una breve lista di quelli che ho trovato più utili.

  1. Anatomia del Pilates – Il metodo di allenamento che ha rivoluzionato il mondo del fitness (Abby Ellsworth)
  2. Anatomia del pilates – Guida illustrata al lavoro a terra per la stabilità e l’equilibrio (Rael Isacoviz, Karen Clippinger)
  3. Ritorno alla vita – Metodo Pilates: gli esercizi e gli scritti originali (H. Pilates,William John Miller)
  4. Manuale tecnico del pilates (Rael Isacowitz)
  5. Pilates per il mal di schiena (Anna Selby)

Noterai che i primi due libri riguardano l’anatomia del Pilates. Non tutti “digeriscono” bene questa materia, all’inizio può sembrare noiosa e difficile. Ti consiglio di approcciarla a piccole dosi. Inizia a imparare i nomi dei principali muscoli e delle principali ossa del nostro corpo.

Un altro importante passo per avvicinarti al tuo obbiettivo di diventare un bravo insegnante di pilates è quello di guardare dei video.

Non solo video di lezioni di Pilates ma anche video di fitness e anatomia del movimento. Tutto può essere utile per aiutarti a comprendere quali movimenti lavorano su una determinata area muscolare.

 

L’arte di insegnare Pilates:

 

Ci si puo accontentare di essere dei bravi insegnanti o mirare ad eccellere :-). Se vuoi eccellere nell’insegnamento di questa disciplina dovrai raggiungere una comprensione olistica dell’essere umano, comprendendo anche le problematiche psicologiche ed emotive dei clienti, dovrai ascoltarli ed osservarli, per accompagnarli in modo personalizzato, scegliendo con loro il percorso più idoneo per ottenere dei buoni risultati.

E’ molto importante che l’insegnante di discipline fisiche sia in grado di comprendere obbiettivi, punti di forza e di debolezza dei clienti . Sappia modulare l’allenamento a seconda delle necessità e delle eventuali problematiche fisiche dei soggetti che partecipano ai corsi.

L’istruttore dovrà essere in grado in primis di riconoscere le problematiche posturali degli allievi. Secondariamente di differenziare e personalizzare il programma di esercizi, grazie alle competenze di anatomia, patologia e biomeccanica di cui si potrà avvalere. Nel Pilates si usano spesso anche dei piccoli attrezzi (palla, banda elastica, cerchio), utili per isolare determinate attivazioni muscolari.

Per andare incontro alle diverse esigenze anche la creatività sarà un importante risorsa a cui un bravo istruttore di Pilates potrà attingere per adattare questo metodo alle eventuali difficoltà fisiche dei corsisti.

 

diventare insegnante di pilates

 

Matwork, Chair, Reformer, Cadillac: cosa sono?

 

Se ti stai appassionando al mondo del Pilates ti potrà capitare di sentire questi nomi. Vediamo cosa sono.

Pilates Matwork: non è un diverso stile di Pilates, bensì il modo più semplice di praticarlo. L’unica cosa che serve per fare una lezione di Pilates Matwork è il materassino :-).

È il primo corso di formazione di Pilates che si segue, in quanto ti insegna a praticare la disciplina senza l’utilizzo di attrezzi e macchinari, a corpo libero. È molto comodo in quanto gli allievi possono eseguire comodamente gli esercizi anche a casa loro. La mancanza di macchinari può esporre i praticanti a potenziali rischi dovuti a un errata esecuzione degli esercizi nel caso non siano seguiti da un insegnante competente.

Il secondo corso per insegnare Pilates  che solitamente si segue è Matwork con piccoli attrezzi, in cui si impara a utilizzare bande elastiche, palle e anelli (magic circle) per rendere le lezioni più varie e aumentare o diminuire l’intensità degli esercizi.

La Pilates Chair è il meno ingombrante tra i macchinari più utilizzati del Pilates. È utilizzata soprattutto per eseguire esercizi in sospensione permettendo così di aumentare l’ampiezza dei movimenti.

Il Pilates Reformer a prima vista può sembrare un lettino, ma non lo si usa certo per riposare :-).

Il Reformer è una struttura appunto simile a un letto che ospita un carrello. Questo carrello scorre in due guide ed è trattenuto da diverse molle con residenze differenti. Queste ultime si possono agganciare e sganciare e si differenziano per colore in base al grado di intensità. L’azione delle molle aumenta la resistenza muscolare e consente un allenamento completo, permette di potenziare e allungare tutti i muscoli del corpo senza sovraccaricare le articolazioni.

La Cadillac prende il nome dalla famosa automobile di lusso nota per la comodità e l’elasticità delle sospensioni.

È il più ingombrante tra i macchinari del Pilates. Restando in tema, somiglia a un letto a baldacchino (ma senza tende).

La Cadillac come il Reformer è dotata di molle utili per compiere un lavoro intenso e mirato.Tre attrezzi utilissimi integrano le funzioni di questo macchinario: il Trapeze, la Rolling Back Bar e la Tower.

 

Diventare istruttore di Pilates professionista quale corso di formazione  scegliere?

 

Vuoi diventare un insegnante di pilates professionista?

Il Pilates come lo Yoga è diventato negli ultimi anni una disciplina “di moda” e grazie all’aumento della richiesta di lezioni di questa disciplina, molte strutture hanno iniziato a offrire corsi e corsi di formazione di Pilates.

Come nel caso dello Yoga dalla disciplina madre si sono sviluppati diversi metodi, ognuno con prerogative e specifiche identificative.

Il Pilates non è quindi una disciplina riconosciuta ne gestita dall’ ordinamento della legge italiana, quindi come nel caso dello Yoga nessun ente e nessuna scuola può dare una certificazione riconosciuta dallo stato italiano.

La differenza tra un corso di formazione e un altro consiste quindi principalmente nel livello di preparazione che il futuro insegnante potrà raggiungere.

E’ molto importante analizzare attentamente i programmi offerti dai vari corsi che dovranno comprendere una parte di anatomia, patologia e biomeccanica, oltre che uno studio approfondito dei vari esercizi da eseguire con le relative modifiche per aumentarne o diminuirne l’intensità.

Per diventare un bravo insegnante di Pilates sarà necessario seguire più corsi di formazione e praticare quotidianamente la disciplina per divenire il trainer che vuoi essere. Ricorda che le persone verrano ai tuoi corsi, e soprattutto continueranno a frequentarli,  grazie alle tue competenze e alla tua professionalità.

 

Diventare istruttore di Pilates on line:

 

Sicuramente un corso di attività fisica, secondo la mia opinione, non può essere svolto interamente on line.     Penso però che ricevere anticipatamente del materiale su cui studiare per prepararsi al corso, possa essere molto utile. Ti darà modo di entrare già nell’ottica della disciplina e approfondire i temi su cui sei scarso (solitamente l’anatomia :-). Potrai imparare i nomi degli esercizi e arrivare al corso con già delle domande sui punti che non ti sono chiari. Esercitarsi con dei video didattici prima di arrivare al corso potrà allenarti e abituarti alla disciplina permettendoti di sfruttare al meglio la presenza dei tutor e dei formatori.

 

istruttore pilates

 

Insegnare la disciplina Pilates, cosa fare dopo la formazione?

 

Una volta scelto e seguito il corso per istruttore di Pilates ti consiglio di iniziare subito a insegnare, proponiti per sostituire altri insegnanti, manda il tuo curriculum a palestre, centri Yoga, Associazioni…

Proponi ai tuoi amici di venire a provare una tua lezione. Solo con l’esperienza potrai migliorare la tua capacità di insegnare.

Esegui quotidianamente la tua routine di esercizi di Pilates a casa, potrai così migliorare la tua tecnica di esecuzione degli esercizi e soprattutto ricorda che un corpo tonico e allenato è il miglior biglietto da visita per un Istruttore di fitness.

 

Istruttore di Pilates … quanto guadagna?

 

Questa è una domanda molto frequente a cui è difficile dare una risposta precisa…

Il compenso varia in base:

  • alla località (notevole differenza tra nord e sud Italia, città grandi e paesini)
  • al tipo di centro e la sua locazione (collocazione periferica o centrale della palestra, costo degli abbonamenti, tipo di arredamento e servizi offerti).
  • all’esperienza dell’istruttore (e conseguente richiesta dei corsisti di seguire una lezione con lui/lei). Ricorda che all’inizio è importante fare esperienza, farsi conoscere e creare un curriculum, ti consiglio quindi di insegnare il più possibile anche se le offerte economiche potrebbero non essere alla pari delle aspettative.

Principalmente la paga di un istruttore di Pilates può essere:

  • oraria
  • a percentuale
  • a fisso mensile

La paga oraria varia dai 6 (triste ma per iniziare possiamo sopportarlo 😉 ai 50/60 euro, sicuramente un istruttore con un maggior numero di persone iscritte ai suoi corsi potrà richiedere una migliore remunerazione. Si ritorna quindi all’importanza di seguire un corso di formazione che ti dia delle solide basi e non affidarsi a corsi superficiali, ricorda che chi semina raccoglie. 

Il pagamento a percentuale si basa sulla quantità di clienti che frequentano le lezioni dell’istruttore in un mese, il corrispettivo da loro pagato viene spartito con la palestra. Normalmente la suddivisione è 50/50 o 40/60.

La soluzione del fisso mensile viene di solito scelta nel caso in cui un istruttore svolga più mansioni all’interno di una palestra (es. addetto a sala pesi, reception, segretaria/o) e varia comunque in base al numero di ore svolte.

Per diventare un istruttore di Pilates professionista è fondamentale continuare a formarsi e specializzarsi. Migliorerà così anche il riscontro economico. E’ molto importante essere oggettivi nello stabilire quanto è la giusta paga da richiedere per non rischiare di sotto o sopravvalutarsi !

Se vuoi approfondire la storia del pilates, qui puoi approfondirla.

Spero che questo articolo ti sia stato utile, se hai qualche domanda ti risponderò volentieri ne commenti.

P.S. Insegno pilates da 12 anni 🙂

 

Sono Marcella Tanchis, sono diplomata in naturopatia e insegnante Yoga Alliance qualificata da circa 12 anni. Vivo a Bolzano dove lavoro a tempo pieno come insegnante di yoga, tengo sia lezioni di gruppo che individuali; corsi per adulti, bambini, donne in gravidanza. Lo yoga è per me ogni giorno fonte di scoperta, crescita e gioia infinita. Ringrazio tutti i maestri incontrati lungo il mio cammino e tutti gli allievi che mi permettono di crescere ogni giorno.

 

 

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