Kali Mudra e le sue origini:
Kali Mudra prende il nome da una divinità indiana, la dea Kali.
Questa dea è la manifestazione feroce di Parvati la consorte di Lord Shiva.
Il suo nome deriva dal termine Sanscrito Kala – tempo.
E’ rappresentata con denti aguzzi e lingua rossa, una cintura fatta di braccia umane e una collana di teste mozzate.
A cosa serve:
Invita a superare le sfide e creare il cambiamento per divenire una miglior versione di te stesso/a, incita a distruggere il vecchio
per fare spazio al nuovo.
Kali mudra ci aiuta a ricordare la nostra forza e la natura impermanente della vita.
Ci insegna a lasciare andare ciò che non ci serve.
Ci rammenta che le difficoltà che affrontiamo sono un opportunità di crescita e di scoperta del nostro vero potenziale.
Kali mette efficace prima di gentile, quindi a volte ci porta a incontrare la parte oscura per trascenderla.
Come eseguirlo:
Siedi in una posizione comoda con la colonna vertebrale allungata.
Incrocia le mani e poi stendi pollici e indici unendoli.
Per potenziare questo mudra puoi rivolgere gli indici in avanti e recitare il mantra di protezione
OM KREEM KALI
invocando così il feroce potere femminile di Kali per aiutarti ad affrontare una situazione difficile.
OM KREEM MAHAKALIKAYAI NAMAHA
Questo Mudra è anche utile per scaricare le energie “negative” accumulate
.
Ti sei appassionata/o?
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Leggi il nostro articolo che ti spiega cosa sono e da dove vengono questi antichi gesti.
Qui puoi trovare un altro articolo in cui ti presento Anjali Mudra, il gesto che accompagna il saluto Namastè.